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PRIMO 199 ¿carezza, clic a’tempi di Gregorio XIII, a cui .¡ustamente si dee il titolo di fondatore e di padre. come fra poco vedremo (’). Frattanto il pontef Pio IV sollecito di animar col suo esempio gli altri vescovi all’ esecuzion del decreto del Concilio di Trento, nel 1563 fondò il seminario romano, la cui direzione volle egli pure che affidata fosse a Religiosi della Compagnia di Gesù, e a questo furon poi trasferiti a’ tempi di Gregorio XIII i convittori che prima si erano aggiunti al collegio germanico (V Cordar, Hist Coll. gcrm.). Y1X. Con uguale sollecitudine, e ancor con maggiore magnificenza si accinse tosto all esecuzione di quel decreto il gran cardinale S. Carlo Borromeo, il quale non un solo, ma sino a otto n eresse, parte in Milano e parte nella diocesi. Fra essi il seminario maggiore e il collegio, elvetico nelle magnifiche loro fabbriche e nelle copiose rendite loro assegnate sono tuttora e saranno un perpetuo monumento dell animo 'veramente grande di questo incomparabile cardinale. Il seminario maggiore fu da lui prima affidato a' Religiosi della Compagnia di Gesù, ma poscia ad istanza di essi ne commise la cura a' Sacerdoti Obblati (V. S. Carol. Vit. cum Not. Oltroch. l. 5, c. 12; l.2, c. 5, 27, ec.), congregazione di dotti e pii ecclesiastici da lui Medesimo istituita, la quale colla

(*) La Storia del collegio germanico è stata scritta in latino colla consueta rara eleganza e con molta esattezza dal celebre sig. Abate Giulio Cordara de’ conti di Calamandrana, e stampata in Roma nel 1770.