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It)8 LIBRO se i giovani di quelle provincie, ch’ erano le più infette dall eresia, venissero a Roma a fornirsi di quel sapere che a combatterla era lor necessario) e quindi tratta fuori una carta già a tal fine disposta, invitò i cardinali a segnare e a sottoscrivere col lor nome quella somma di denaro che ognun di essi era pronto a sborsare ogni anno per sì lodevol disegno e ne diede egli il primo l' esempio promettendo 500 annui scudi. A imitazione di lui tutti i trentatrè cardinali, ch eran presenti, s’impegnarono per quella somma che a ciascun permettevano le proprie sue facoltà, e si venne in tal modo a formare un'annua rendita di 3o(»5 scudi. Quindi il pontefice nel 1552 pubblicò la Bolla della fondazione di quel collegio, di cui volle che S. Ignazio formasse le costituzioni, e a’ suoi discepoli ne commettesse il governo. Ma queste rendite eran troppo dubbiose e soggette a molte vicende; e ne venne in fatti che il collegio germanico trovossi non rade volte a grandi strettezze, e si sarebbe per avventura disciolto, se alcuni cardinali colle lor liberalità non l avessero sostenuto. A sollevarne in qualche modo le angustie fu preso il partito che agli alunni mantenuti interamente dallo stesso collegio più altri se ne aggiugnessero, i quali in esso vivendo a loro proprie spese, rendessero men gravoso il mantenimento degli altri. E questa fu l'origine di que’ che si dicon Convitti, de' quali poi sì gran numero si sparse in breve non sol per l'Italia, ma ancora in altre provincie. Ma ciò non ostante non si potè rimirar quel collegio come stabilito con