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PRIMO lyt Divina officia celebrandi, Confessiones audiendi, Verbum Divinum praedicandi, juventutis Orthodoxae fidei et literarum elementi a inslruendae, ac honestae conversationis exemplo ita versori, tios et subditos nostros ejns socictatis, corunn/ue, 17«/ o/j/o7 mos diversantur, minime hactenus. poenituerit, et in dies uberiora speremus. Nella stessa occasione fece a que’ religiosi conoscer Tumore che per essi nutriva il duca di Ferrara Ercole II. Perciocchè per dare ad essi un attestato ancor più solenne, ordinò che tutta l’università di Ferrara si radunasse e che dichiarasse intorno a medesimi il suo sentimento. Esso si può vedere presso il Borsetti (Hist Gymn. Jerr. t 1, p. 202), e io mi astengo dal riportare il decreto medesimo e le cose che a questa occasione aggiunse il suddetto scrittore, perchè non sembri che’ io vada sollecitamente in traccia di elogi e di panegirici. Il collegio di Ferrara avea avuto cominciamento nell’anno stesso che quel di Firenze: e il medesimo duca ne avea in certo modo gittato i fondamenti coll’assegnar dal suo erario 200 annui scudi a mantenimento di que’ religiosi Rodi, Ann. di Ferr. mss. ad h. an.)? la qual somma fu poscia per liberalità di più altri di molto accresciuta {*). Lo stesso duca Ercole li ebbe non picciola (*) Benché il duca di Ferrara Ercole II contribuisse, alla fondazione del collegio de Gesuiti in quella città, la fondazione però se ne dee propria mente a Maria Frassoni finalese maritata in Ferrara in Lanfranco Gessi ministro assai caro a quel duca; alla quale perciò fu nella chiesa dei' Gesuiti innalzato in segno di gratitudine un ouurevole muuuiueulu.