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Pii IMO lG'7 professori in più altre città, come avremo non rare volte occasion di osservare. E Venezia principalmente ebbe professori di molto nome, come Battista Egoazio, Pietro Alcionio, Vittore Fausto e più altri. Anzi da una lettera di Paolo Manuzio del 1553, scritta a Jacopo Griffoli, si raccoglie che in quell’anno si era fatto decreto di condurre tre professori di belle lettere, che in tre diversi sestieri della città tenessero pubblica scuola collo stipendio di 200 annui ducati (Lettere volg. p. $47). Una lettera di Apostolo Zeno al marchese Giuseppe Gravisi ci fa conoscere che questo erudito cavaliere avea formata la serie dei’ professori di belle lettere, che in Capodistria aveano pubblicamente insegnato dal 1468 fino al 1540 tra’ quali si annoverano Rafaello Zovenzoni da Trieste, che fu ancora buon poeta latino, Francesco Zambeccari bolognese, Cristoforo Muzio padre del celebre Girolamo, e morto nel 1524, Marcantonio Crineo, Palladio Fosco da noi nominato altre volte, Ambrogio Febeo, Bernardino Donato e Giovanni Giustiniani (Zeno, Lett. l. 3, p. 44*)• E lo stesso potremmo dire di altre città, se non volessimo fuggire il pericolo di ripeter più volte le stesse cose. V. Le guerre, dalle quali al principio di questo secolo agitata fu la Tosc;jìa, e in cui gran parte ancora ebbe Pisa, furon di non legger danno a quella università (a). La serie delle (a) L‘ università di Pisa può finalmente vantarsi di avere una Storia degna del suo nome. Monsig Angelo Fabro ni, dopo avere colle sue Vite degl Italiani