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l3o / LIBRO monsig. della Casa e da più altri eruditi di qUe{. I1 età, co’ quali ebbe e amicizia e commercio di lettere. l)i amendue ci son rimaste alcune opere, delle quali ci ha dato il catalogo il mentovato co. Mazzucchelli. Giovanni Girolamo, nj. potè di Andrea Matteo e fratello del P. Claudio generale della Compagnia di Gesù, fu egli ancora avuto in conto d uom dotto e assai versato nelle lingue greca e latina; e ne abbiamo fra le altre pruove una lettera a lui scritta,, nel 1567 da Pier Vettori, in cui ne dice gran lodi, perchè alla gloria militare congiunge gli studi della filosofia e delle belle arti, e colla munificenza li va fomentando in altrui. E sommamente ancora glorioso all’Acquaviva è il ragguaglio con cui Traiano Boccalini finge ch’ei fosse con grandi elogi ricevuto in Parnaso (cent. 2, ragg. 85). Finalmente Ottavio arcivescovo di Napoli e cardinale, figliuolo di Giangirolamo, dovette le onorevoli dignità alle quali fu sollevato, non alla sua illustre nascita solamente, ma più ancora al profondo studio da lui fatto nel Diritto civile e canonico e nella sacra teologia, di cui ancora diè saggio riducendo in compendio in due tomi scritti di sua propria mano la Somma di S. Tommaso, la qual opera però non ha mai veduta la luce. XXXIX. Ma fra tutte le private famiglie d’Italia che nel promuovere e nel fomentare la scienze ottennero gloriosa fama, di niuna ho io trovata più frequente menzione presso gli eruditi scrittori di questo secolo che di una, nel ragionar della quale io godo di poter rendere senza taccia di adulazione un sincero