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\ PRIMO |;*j fioriva in questo secolo per gloria nel coltivare non meno che nel fomentare gli studi la nobilissima famiglia degli Acquaviva duchi d’Atri. Di questi io dirò assai brevemente, perchè le notizie intorno ad essi si posson vedere diligentemente raccolte ed illustrate dall eruditiss co. Mazzucchelli (t 1,par. 1,p. 118, ec.) (a). Andrea Matteo e Belisario figliuoli amendue di Giulio Antonio, e amendue morti nello stesso an 1528, debbon aver luogo tra più splendidi mecenati della letteratura di quel regno. Le opere dedicate al primo da Alessandro di Alessandro, da Gioviano Pontano e da Pietro Summonte, e le lodi di cui l’onorarono ne’loro scritti il Sannazzarro, il Minturno, il Toscano, il Latomio e più altri, ne fanno sicura testimonianza. Per agevolare vie maggiormente gli studi, egli giunse ad erigere nel suo proprio palazzo una stamperia, e vuolsi ancora che la soverchia liberalità recasse qualche sconcerto allo stato della famiglia. Non minori sono gli elogi che veggiam fatti di Belisario dal suddetto Pontano, della cui Accademia fu uno de’ più solleciti frequentatori, dal Cariteo, da Antonio Ferrari, da (<;) Di questi e di altri illustri personaggi della nobilissima famiglia Acquaviva copiose e diligenti notizie ba pubblicate dopo la prima edizione di quest’ Opera l’eruditissimo P. Eustachio d’Afflitto dell’Ordine <le’ Predicatori (Memor. degli Scritl. napolet. t. j, p. 3y,ec.); e ha in esse corretti parecchi errori commessi dal co. Mazzucchelii e da altri. Deesi fra le alti e correggere l’anno della morte di Andrea Matteo, che non iu l’anno i52&, ma il seguente. ÍJIUIAmjii* Tìuàboschi, Fol X. 9