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PRIMO II*Afatematica lettagli da Federico Comandini e poi di Filosofia con Cesare Benedetti, e che fece poi far Vescovo di Pesaro, Felice Pacciotti, Giacomo Mazzone e Cristofaro Guarinone. Oltre la detta Vita egli scrisse ancora un trattato di educazione pel giovine principe suo figlio, che, come si afferma dall'editore di essa (ivi. p. 62), credesi che si conservi manoscritto in Firenze. Ma egli ebbe il doppio dolore, prima di vederlo battere una via troppo opposta a quella ch’egli gli avea additata, poscia di vederselo da immatura e improvvisa morte rapito. XXXIV. Tra’ duchi di Savoia di questo secolo Carlo III avea date liete speranze nel principio del suo governo, e poteansi lusingare le scienze di avere in lui uno splendido mecenate. Quindi Galeazzo e Pietro Paolo Porro fratelli stampatori, dedicando a lui il Graduale stampato a uso del coro in Torino nell’an 1514 così dicono: Cum nulla, quae in Status tui subditorumque conservatione et augmento praestent studia y ullo omittas tempore, Illustrissime Princeps, cujus mens et cogitatio ad haec omnia intenta assiduis cernitur operibus, iccirco ducuntiir plerique omnes (de bonis loquor) ut et in te tuamqne sub li mi tatem praestent obsequia. quae a subditis erga veros dominos proficisci possunt. La qual dedicatoria, che altrove ancora si dovrà rammentare, mi è stata additata dal ch. sig. baron Vernazza. Ed è veri simile che questo favor prestato alle lettere fosse in gran parte effetto dell’ amor che ad esse e a’ loro coltivatori avea mostrato sul fine del secolo precedente, e ne’ primi anni di questo, Amedeo