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PRIMO 1 J I je Poesie di Galeazzo, di Giulio Cesare e del marchese Fulvio, tutti della stessa famiglia, le quali ei dice che con quelle di più altri raccolte furono da Ettore Rogna gentiluom mantovano. Giulio Cesare fu uno de’ più illustri accademici Invaghiti col nome di Avvilito, e fu rettore dell accademia nell" anno i5G4; c molte lettere da lui per essa scritte a d). Cesare si conservano in Guastalla. A questi aggiungansi alcune donne, oltre le altre già mentovate. Quella Giulia Gonzaga, sorella di Luigi detto il Rodomonte, di cui, come osserva l’ab. Bettinelli (l. c. p. 89), si trova menzione presso molti scrittori di que’ tempi, non veggo che sia da alcuno lodata, come seguace di Apolline e delle Muse. Ben veggiamo data tal lode a Cammilla Gonzaga, di cui a’tempi di Adriano VI divenne amante in Bologna il celebre Francesco Maria Molza, come da alcuni sonetti del Casio pruova l ab. Serassi nella Vita di quel poeta (innanzi al t. 1 deli Op. p. 13). Il detto Casio compose in onor di essa il libro di Poesie intitolato la Gonzaga; ed ei la dice figlia di Gianpietro Gonzaga conte di Novellara. Fu però al tempo medesimo un’ altra Cammilla Gonzaga, sorella di Luigi conte di Sabbioneta, di Federigo da Bozzolo e di Pirro da Gazzuolo, alla quale dedica una sua novella il Bandello (t 1,nov.7), e che fu maritata nel marchese della Tripalda. Un sonetto di Bianca Gonzaga verso la fine di questo secolo è rammentato dal Quadrio (t. 2, p. 278). Ma più di queste fu celebre Lucrezia Gonzaga da Gazzuolo. Ella fu figlia di Pino signor di Gazzuolo, Rateilo