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TElttO l3o3 XXX. Tutti questi componimenti drammatici furono scritti in latino, e di niuno possiam affermar con certezza che fosse pubblicamente rappresentato. Assai più tardi si cominciò a scrivere cose teatrali in lingua italiana. Il Quadrio, dopo altri scrittori, rammenta la Floriana (¿5, p. 62), commedia, o farsa in terza rima di sconosciuto autore, ch egli crede vissuto al principio del xv secolo, o fors’ anche prima. Essa però non fu stampata che nel 1523, e io non so se vi sia argomento a provarla sì antica, come si afferma. Molto meno fondato mi sembra ciò che’egli aggiugne sulla fede di altri scrittori, cioè che Giovanna di Fiore da Fabbriano al principio del xv secolo scrisse due commedie in versi italiani, una intitolata Le Fatiche amorose, l’altra La Fede, e che Ferdinando Silva cremonese compose una commedia in versi italiani in occasion delle nozze di Bianca Maria Visconti col co. Francesco Sforza, intitolata L’ Amante Fedele, e ch’ ella fu in quella occasione rappresentata. Di tali commedie e di tali rappresentazioni non v’ha, ch’io sappia, memoria negli scrittori di que’ tempi, e quelli che dal Quadrio si allegano, non son tragedia sopra la Passione del Redentore (Promise tior. I. 6, n. 16)s Ticmo Sophocleos ausus tentare cothurnas Colchica per proprios dclulil acta pedes. Divinam sodo lem crudeli caede pcremplam Tu canis et Judae Pontificumque nephas. Ma (li questa tragedia, che dovette essere scritta verso la fine del secolo xv, non abbiamo nè F epoca precisa, uè più distinta contezza.

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Si riami» nano alcuni pretei»«! ramini italiani più antichi.