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xm ftc ii* anno ttninu |u r«tchi altii. 17^4 LIBRO XXil. 11 metodo di’ 10 ini son prefisso nel trattare di questo argomento, mi obbliga ad accennare soltanto i nomi di molti altri eccellenti pittori italiani di questo secolo. Tali furono i ra Giovanni soprannomato Angelico da Fiesole, dell' Ordine de' Predicatori (Vas.l. c. p. 215; lialil. I cit p. 89), Pietro della Francesca di Borgo di S. Sepolcro, che dal Vasari (l. i'iL p. 205.)) è lodato non solo come ottimo dipintore, ma ancora come dottissimo nelle ma temati clic, talché egli aggiugne che il celebre Luca Pacioli, da noi nominato come uno de’ migliori coltivatori di quella scienza, altro non fece che involare gli scritti a Pietro stato già suo maestro, e spacciarli quai suoi, della quale accusa però non veggo che dal Vasari si rechi pruova o congettura veruna) Andrea del Castagno, e Vittore P.sano o Pisanello (ib.p. 308) veronese, il secondo de’ quali fu altamente lodato da Bartolommeo Fazio ne' suoi Elogi (De Viris ill. p. 47) > e con una sua elegia da Tito Vespasiano Strozzi (Erot. l. 2, el. 13); Domenico del Ghirlandaio, di cui oltre ciò che il Vasari (l. c. p. 409) e il Baldinucci (¿4; p. 54) ne hanno scritto, si ha una più lunga Vita scritta dal sig Domenico Maria Manni (Calog. Opusc. t. 44); Andrea Montegna, che dal Vasari (l. c. p. 475) e da altri dicesi mantovano, ma che certamente fu padovano, come pruovasi da ciò che abbiamo detto del Feliciano (t. 6, part. 1, p. 206), e da mille altri monumenti che potrei arrecare, e che accennansi dal ch. ab. Bettinelli, il quale a lungo e con esattezza descrive le belle pitture che di lui in