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ly^o unno , XXL Nè punto meno felici furono iu questo secolo i progressi della pittura, di cui per ultimo ci resta a dire. Paolo Uccello fiorentino fu uno de migliori pilloii dal principio di questo secolo fino al 1472, in cui in età decrepita (ini di vivere. Il Vasari (t. 4, p. 264, ec.) e il Baldinucci (t. i,p. 122. ec.) parlano a lungo ddl’opcre di’ pi fece iu Firenze, e della maniera da lui usala iu dipingere, nel che, benché egli molto si diseoslasse dall’aulica durezza fu lungi aucor nondimeno da quella facile e viva espresa potverc e ad acqua ricevei ono io questo secolo maggior perfezione. Nella libreria di S. Salvadore in Bologna si conserva un codice ms. in cui si leggono questi due trattati: Nova compositio horologii, quod ex polverum casu consistit! per famosissimum artium et ntedicinae. dortorem peritiai munì dominimi Johannem Fonternani de Venetiis ad' Ludovicum Venetum suum: e al line Pad uè t4i8 citm studiòt in artibus et medecina. Indi segue: Horologium Aqueum, quod celeberrimus artium et medicinae doctor peritissimimus Dominus Johannes Fontana de Venetiis composuit: e al fine perfectum MCCCCX die ult. Octobr. Noi troviamo in fatti che Giovanni Fontana veneziano fu in Padova rettor degli artisti dal luglio del 1418 fino al luglio dell anno seguente (Facciol. Fasti Gymn. patav. pars 2, p. 78). Debbo però avvertire che nel detto codice, ove si legge il nome dell'autore, veggonsi le parole rase e poscia scrittovi sopra il nome di Giovanni Fontana, il che io non so se sia avvenuto perchè sia stato cancellato il nome del vero autore per sostituirne un altro, o perchè siasi voluto rinnovare il nome del Fontana, che fosse ornai vicino a smarrirsi. Non così in un altra operetta che segue nel medesimo codice, ed ha per titolo: Inc. Tracia!tts de pisce, cane, et volucre; quem doctissimus... Johannes Fontana Venetus in adole♦ svenila tua edAit, ove non vedesi alcun cambiamento.