Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/530

  • 744 unno

. *1 Redi. Se dunque il vedersi in un paese prima che in altro memoria di qualche cosa è bastevole argomento a provare che ivi essa fosse trovata, sarà con ciò dimostrato che le carte da giuoco ebbero l’origin loro in Italia Ma (n) Contro questo passo della mia Storia ha mossa qualche difficoltà il sig. Landi (t. 3, p. 4.02). Fjli dice che le carte da giuoco, delle quali qui si ragiona erano di pergamena, è che dipingevansi col pennello; e ne porta per ragione, che la carta allora, cioè alla fine del! XIII secolo, non era ancora stata trovata. Se qualche altro avesse fatta questa difficoltà, non ne farei maraviglia. Ma che facciala il sig, Landi, il quale ha pure avuta la sofferenza di leggere e di compendiar la mia Storia, mi sembra strano; perciocchè egli avrà veduto che in essa e più ancora nelle Giunte alla medesima, ho prodotti documenti di carte fatte di stracci di lana e di bambagia fin dal XIII secolo, e anche molto prima. In questa nuova edizione poi ho ancora recati documenti di carta di lino fin dal secolo stesso, e perciò questa difficoltà non ha alcuna forza, Io però confesso che non ho certo argomento a mostrare che le carte, delle quali si parla da Sandro di Pippozzo, non fosser dipinte a mano; ma questa incertezza dovrà ammettersi ugualmente nelle carte d’Allemagna e di Francia. Aggiugne il sig. Landi, ch’ei crede Parte ¿’incidere in legno più recente che quella d’incidere in metallo. Ma questa opinione difficilmente può sostenersi; perciocchè il decreto veneto del 1441 qui riferito', e ove certo non si parla di carte dipinte a mano, ma di carte e fi pure stampale, ci mostra che l’arte di; lavorarle avea già avuto gran nome in Venezia; che poscia essa era venuta meno, e che allor volevasi ri mal le re in vigore, il che suppone un lungo corso di anni, quanto richiedesi, perchè un’arte cominci, poscia a poco a poco si perfezioni, e quindi di nuovo lentamente vada degenerando. Quindi concedendo ancora che le carte alla fine del XIII secolo fosser dipinte, è certo che l’ arte d'inciderle in legno dovea esser nota fin dal principio del