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1730 LIBRO quali son quelli che più frequentemente s’incontrano nelle medaglie a questi tempi battute. Al tempo medesimo rinnovossi l’arte d’incider le gemme e i cammei. Il Vasari attribuisce la lode di averla col lor favor ravvivata (t. 4, p. 246) a Martino V e a Paolo II; e di quest’ultimo in fatti abbiam veduto altrove che fu ricercator diligente di tali antichità. Ma i primi che dallo stesso scrittore si nominano come eccellenti in tai lavori, son due che da essi presero il lor soprannome, cioè Giovanni delle Corniole celebre Fiorentino, che fra le altre cose incise in una pietra il ritratto del celebre Savonarola; e Domenico de’Cammei milanese, che in una piccola pietra incise il ritratto del duca Lodovico il Moro. Il che se è vero, non può essere ch’ ei sia lo stesso che quel Domenico Compagni di cui tra le Lettere pittoriche se ne ha una scritta da Roma nel 1574, come ha affermato l'editare delle medesime (t.3, p. 218). Di alcuni altri incisori di gemme si posson vedere la bella opera che su quest’arte ci ha data M. Manette (Traité des pierres gravées, t. 1, p. 115), e le Memorie degl’ intagliatori moderni stampate in Livorno nel 1753. XVI. A questa classe ancora appartiene l’arte d’incidere in legno e in rame, e di ricavarne l’immagine in carte, che volgarmente diconsi stampe. Il Vasari (t 4, p. 264, ec.), il Baldinucci (Cominciamen. e progr. dell'arte dintagliare, p. 2, ed. fir. 1767) e più altri scrittori italiani ne fanno inventore Maso ossia Tommaso Fini guerra fiorentino. Gli scrittori tedeschi al contrario attribuiscon!! tal lode alla loro nazione,