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1726 LIBRO del Velino, I’ mvenzion de’ sostegni che gli è comune con Filippo da Modena, e forse ancora la grand’opera dell’emissario del Lago di Perugia, fatto circa il tempo medesimo che il canale suddetto del Velino, come congettura l’eruditissimo sig. Annibale Mariotti (Lettere pittor. perug. p. 107), il quale però ancora lo dice Aristotele Fioravanti. Ad Aristotele figlio di Fioravante, che superò ancora il padre, deesi il maraviglioso trasporto di una torre in Bologna, che forse non otterrebbe fede, se non ne avessimo indubitabili testimonianze ». « XIII. F. Girolamo Borselli scrittor di que’ tempi ne parla in breve all’an 1455: Per Magistrum Aristotelem Bononiensem Virum ingeniosum Turris Ecclesiae de Mansione, si ve della Mansione, portata est per spatium quatuor perticarum (Script. Rer. it. vol. 23, p. 888). Più distinto è il racconto che ne abbiamo nella Cronaca italiana di Bologna, scritta in questo secol medesimo: A dì 8 d Agosto, così ivi allo stesso anno 1455 (ib. vol. 18, p. 717), la Torre della Chiesa della Masone, che è in istrà Maggiore, fu finita di menare appresso della Via di Malgrado. La qual Torre era più innanti verso la porta della Chiesa predetta piedi 35 lasciando la grossezza del fondamento della Torre; e pigliando la grossezza del fondamento erano piedi 48 e mezzo, andando fino al luogo, dove è condotta. La qual Torre condusse e menò co’ suoi ingegni Maestro Aristotele de’ Fioravanti ingegniere di Bologna. Nel primo movimento della Torre si ruppero due asini ri da uno de’ lati della Torre, ch’ erano