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l~UO L1UKO Suuval si fonda innoltre su Registri del Parlamento e della Camera de Conti, ne’ quali dice che trovasi sol nominato Frere Jean Joyeux domenicano, ch’ egli crede il medesimo che F. Giocondo, e che non vedesi già a lui dato il titolo d’architetto, ma or quello di Controlleur de la pierre, or quello di commis à soy donner garde sur la Jor/ne dicelui Pont Ma noi abbiamo da una parte una indubitabil testimonianza ne’ passi recati dello Scaligero e del Sannazzaro, che F. Giocondo fu l’architetto di quei’ due ponti; e perciò possiamo inferir con certezza che o quel Frere Jean Joyeux è diverso da F. Giocondo, o, se egli è lo stesso, che non ostante i titoli che gli veggiam dati, da lui veramente furono disegnati que’ ponti. Per altro se Jean Joyeux è il medesimo che Giocondo, sarà questo un nuovo argomento a provare che almeno per qualche tempo ei fu domenicano. Mentre ei trattenevasi in Francia, fece amicizia col celebre Guglielmo Budeo, il quale più volte nelle sue opere ne fa menzione. Rechiamone un sol passo, perchè esso ancora serve a provare che Giocondo fu in Francia col titolo di regio architetto. Nobis vero, dic egli (in Pandect. ad L. de iis qui dejecerunt), in ea lectione contigit praeceptorem eximium nancisci Jucundum Sacerdotem Architectum tunc Regium hominem antiquitatis pentissi' munì, qui graphice quoque non modo verbis intelligendas res praebebat. Infatti ei fu uno de primi a pubblicar più corretta e ad illustrar con figure l’Architettura di Vitruvio, la qual