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non sapesse ili qual Religione egli fosse, e non sembri ancor verisimile cl»1 et tingesse di averlo avuto a maestro, poichè ciò finalmente non era pregio sì raro, che dovesse perciò mentire. Ma abbiamo un’altra assai più valevole testimonianza a provar che Giocondo fu francescano, cioè quella di F. Luca Pacioli da Borgo S. Sepolcro dello stesso Ordine, il quale innanzi al v libro di Euclide riferendo la prelezione da sè detta pubblicamente in Venezia, quando si fece a spiegarlo agli 11 di agosto del 1508, e annoverando tutti i cospicui personaggi che vi furono presenti, nomina fra gli altri molti Francescani, l’ultimo de’ quali è f Giocondo: Frater Jucundus Veronensis Antiquarius(e, aggiunge omnes: praelibati ejusdem Minoritanae Familiae. A questa autorità io non veggo qual altra si possa contrapporre di ugual peso, e sembra perciò evidente che Giocondo fosse dell' Ordine de’ Minori; se pur non vogliam seguire la congettura del march Poleni, ch’ ei fosse prima domenicano, poi sacerdote secolare, e per ultimo francescano. Ma basti ciò intorno alla religione di F. Giocondo (*). (*) Di F. Giovanni Giocondo ha scritta di fresco con molta esattezza la Vita il ch. sig. Tommaso Temenza (File i/e’ più celebri Archit!. e Scult. Ven. l. 1. p. 9.4, ec.). In essa ei pruova ch’egli era già passato in Francia alcuni anni prima del secolo xvi, perciocchè nel i.faH si stamparono in Bologna le Lettere di Plinio da lui collazionate con un codice antico in Parigi. Egli ha ancora prodotta una lettera del celebre sig. Mariette, in cui non ostante l’autorità dello Scaligero e del Sannazzaro, che pur non è picciola, pretende di mostrare che un