Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/496

17*0 LIBRO B ramante s;Isdruvaldimis. Nè minore è l’incertezza intorno al nome, perciocchè altri il dicono Bramante Lazzeri, altri Lazzaro Bramante, e ciò ch è più notabile, Cesare Cesariano stato suo scolaro lo chiama ne’ suoi Comentarj sopra Vitruvio il mio preceptore Donato de Urbino cognominato Bramante (p. 70) (*)(*) Il passo da me qui citato di Cesare Cesariano non è il solo in cui egli parla del suo maestro Bramante. Ecco com’egli ragiona dell’architettura della sacrestia di S. Satiro in Milano: Ma accadendo, che in li edifici sia qualche loco triplicato, vel tenebroso, vel di luce debile, convenerà saper luminare per qualchi loci dal alto, sì como fece il mio preceptore Donato cognominato Bramante Urbinate in la Sacrestia di la aede sacra di Sancto Satyro in Milano, quali lumini Solari dal alto discendevano (l. c. p. 4). Ei c insegna ancora che Bramante fu adoperato nella fabbrica della fortezza di Milano: Ma Ut travio intende questa essere como una ponticella, come quelle che sono in la via coperta di la nostra arce de Jove in Milano, et maxime quella che fece fare Bramante Urbinate mio primo preceptore, quale si traiice da lo mano muro de 'la propria arce, ultra le aquose fosse ad lo scripto itinere (ivi, p 21). Altrove lo nomina tra’più illustri artisti che allor vivessero: Molti sono pervenuti a la excellenzia, et chi ha conseguito la nobilitate: sì como Andrea Mantegna, Leonardo Vince, Bramante Urbinense, et alcuni altri como Michele Angelo Fiorentino, quale in pictura et sculptura si vede egregio (ivi, p. 46). Egli ci assicura innoltre che da Lodovico Sforza fu Bramante chiamato a Milano: Ma imperante Galeazio, et successive Johanne Galeazio suo figlio, et dopoi molto più delectandosi Ludovico tutti di stirpe Sforzesca con più summa opera, che poteno, curano havere Architecti, che con queste Vitruvine symmetrie facesseno fabbricare et ornar li Mediolanensi edificii. Il meglio che da questi fusse, fu il mio primario