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TERZO,a(i3 e al pontefice Martino V nella sua elezione; che lesse pubblicamente filosofia, e che venendo a disputa con altri filosofi ne uscì vincitrice; che scrisse ancor qualche opera, alcune laudi sacre, ed altre poesie; fra le quali egli ha pubblicata una canzone piena di energia e di forza ai’ principi italiani (t. 3, p. 170); e ch ella visse oltre il 1455. Ei reca a provar tali cose l’autorità del Clementini storico riminese. Ma, a dir vero, nè nella Cronaca de’ Malatesti di Marco Battaglia pubblicata dal P. Calogerà (Racc. d Opusc. t. 44), nè nella recente Storia che de’ Conti di Montefeltro ci ha data il signor proposto Reposati, nè in altri esatti scrittori io non trovo menzione di una Battista figlia di alcuno de’ tre Federighi conti di Montefeltro. Io credo adunque ch’ella fosse figlia del co. Antonio, come in fatti si afferma dal Giacobilli (Script. Umbr. p. 66), benchè questi per errore lo dica duca d Urbino, titolo non ancora conceduto alla casa di Montefeltro. In fatti il suddetto proposto Reposati racconta che l’anno i3i)5 Batista figlia del co. Antonio fu data in moglie a Galeotto ossia Galeazzo Belfiore Malatesta (Della Zecca di Gubbio, t. 1. p. 115), il quale poscia morì fra non molto in età di appena 20 anni, secondo la Cronaca sopraccennata, o di 23, secondo il Clementini, che lo dice morto a’ 15 di aprile dell’anno 14oo (a). Delle altre cose che da’ citati (//) L’eruditissimo sig. Annibale degli Abati Olivieri ha pubblicate in Pesaro nel T7S1 II? A -tiz r iti Itali>ta ila Montefeltro, ed ha corretto l’errore del proposi«