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t TERZO questi cattivi uomini ci dileggiano, si fanno beffe di noi, non lascianfar bene a tuoi servi?. Ognun ci si volta in deriso, e siam venuti l’obbrobrio del mondo. Noi abbiam fatta orazione, quante lagrime si sono sparse, quanti sospiri? Dov è la tua provvidenza, dov è la bontà tua, la tua fedeltà? Age, fac Domine, et respice in faciem Christi tui. Deh non tardate però, o Signore. acciocchè il popolo infedele, e tristo non dica: Ubi est Deus eorum. dov è il Dio di costoro che tante penitenze han fatto, tanti digiuni...? Tu vedi che i cattivi ogni giorno divengon peggiori, e sembrano ormai divenuti incorriggibili. Stendi, stendi dunque la tua mano, la tua potenza. Io non posso più, non so più che mi dire, non mi resta più altro che piangere. Io mi voglio sciogliere in lagrime su questo pergamo. Non dico, o Signore, che tu ci esaudisca pe nostri meriti, ma per la sua bontà, per amor del tuo figlio: respice in faciem Christi tui... Abbi compassione delle tue pecorelle. Non le vedi tu qui, tutte afflitte, tutte perseguitate? Non le ami tu, Signor mio? non venisti tu ad incarnarti per loro? Non fosti tu crocifisso e morto per loro? Se a questo effetto io non son buono e a quest' opera, tolle animam meam, toglimi di mezzo, o Signore, e mi leva la vita. Che han fatto le tue pecorelle ^ Esse non han fatto nulla. Io sono il peccatore; ma non abbi riguardo, o Signore, a’ miei peccati, abbi riguardo, una volta alla tua dolcezza, al tuo cuore, alle tue viscere, e fa pruovare a noi tutti la tua misericordia. Misericordia, Signor mio. Io non mi maraviglio