Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/470

lG84 LIBRO con Lucrezia Borgia sua moglie) ma che fu tra via vicino di quella terra invaligiato e rubato da' satelliti mandati da quel Signore, acciocché più oltre non andasse. Più fatale gli riuscì un’altra ambasciata in cui l’anno seguente i4i)8 lu dallo stesso pontefice inviato a Federigo re di Napoli, per persuadergli a prendere in moglie un’ altra sua figlia. Perciocchè, come narra Raffaello Volterrano (Com. Urbana. l. 21), non essendo egli in ciò riuscito, ed avvedendosi di non aver soddisfatto nè all’una nè all’altra parte, e di avere perciò perduta una bella occasione di grandi onori, troppo sensibile all’amor della gloria, cadde infermo per gran dolore, e morì in Tivoli. Gli scrittori agostiniani però, citando i registri del loro Ordine, il dicon morto non in Tivoli, ma in Sessa, verso la metà di dicembre del 1498)Ed è certo in fatti che Mariano morì nel regno di Napoli, come raccogliesi dal passo poc’anzi accennato di Gioviano Pontano: qui nuper maximo cum desiderio Cristianorum omnium, Italiaeque praesertim totius, his in locis diem obiens naturae concessit. Così finì di vivere in età di soli 48 anni questo celebre oratore, di cui non possiamo ben accertare qual fosse l’eloquenza e lo stile, poichè, come si è detto, non ne abbiamo alla stampe i Sermoni. Ma comunque veggiam lodati da uomini dotti molti oratori di questa età, delle cui prediche appena possiamo sostener la lettura, parmi ciò non ostante che il Poliziano non sarebbe andato tant’oltre in lodarlo, se veramente ei non avesse avuto qualche non