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TERZO tCGg determinò a correre egli ancora la stessa carriera (Alb. de Sart. Op. p. 177). Da amendue questi ministri evangelici fu persuaso ad intraprendere le fatiche medesime f Michele da Carcano milanese, di cui pure si hanno molti Sermoni alle stampe. Gli scrittori del suo Ordine e l’Argelati (Bibl. Script, mediol. t. 1, pars 2, p. 303) parlano a lungo delle grandi cose da lui operate a pro delle anime, del favore di cui egli godette presso il duca Francesco Sforza e presso Galeazzo Maria di lui figliuolo, benchè questi una volta lo esiliasse da tutti i suoi Stati, ne’ quali però gli permise fra poco di far ritorno, degli spedali e delle altre opere di pietà, delle quali egli fu autore, e della stima in cui fu presso tutti di eloquente e zelantissimo oratore. L’Argelati sostiene che diverso da lui sia un altro f Michele da Milano ib. t. 2, pars 1, p. 925) dello stesso Ordine, che visse al tempo medesimo, cioè fin verso la fine di questo secolo, e di cui pure si hanno alla luce molti Sermoni. Ma a me sembra che non vi sia bastevol ragione a distinguere l’uno dall’altro, e ch’essi non sieno verisimilmente che un sol personaggio. Scolaro e correligioso del Carcano fu f Bernardino de Busti milanese, di cui si posson vedere le opportune notizie presso il suddetto Argelati (l. c. t. 1, pars 2, p. 244)3 >1 co. Mazzucchelli Scritt. ital. t 2, par. 4, p. 2464, ec.) e il Sassi (Hist. typ. mediol. p. 353). Quest’ultimo scrittore con sicuri monumenti dimostra ch’ei non morì già nel 1480, come molti hanno scritto, ma che vivea ancora nel 1497, e forse