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iGG8 Linno voi. 19, p. 4) di un’ opera inedita che se ne conserva nella biblioteca Ambrosiana, intitolata De institutis, discipulis, ac doctrina Fra tris Bernardini Ordinis Minorum, in cui ne loda bensì la santità e i costumi, ma ne riprende severamente il metodo di predicare, la novità da lui introdotta del nome di Gesù, e gli scandali che dalle prediche di esso e de’ suoi discepoli sovente nascevano. Ma ella non è cosa nuova che anche tra le persone che professan pietà, sorgan rivalità e discordie; e se S. Bernardino ebbe in questo Agostiniano un potente nimico, in un altro dello stesso Ordine trovò non men potente sostenitore, cioè in Paolo Veneto, come altrove abbiam detto. L’ ab. Mehus attribuisce ancora (Vita Ambr. camald. p. 1) a S. Bernardino la gloria di essere stato un dei’ primi ricercatori de’ codici antichi. Ma non veggo su qual fondamento ei lo asserisca..Morì il Santo nell’Aquila nell’Abbruzzo a’ 20 di maggio del 1444 e se ne hanno le opere che son sermoni e trattati ascetici e morali in più edizioni, fra le quali l’ ultima e la più copiosa è quella fatta nel 1745 in Venezia in 5 volumi in foglio. Intorno a’ Sermoni di esso, e della loro eloquenza abbiam già veduto ciò che debba pensarsi; e ciò che si è allor detto generalmente, deesi intendere di quasi tutti gli oratori di questo secolo. V. L’ esempio di S. Bernardino eccitò molti altri nel suo Ordine de’ Minori Osservanti a imitarne lo zelo e a seguirne gli esempi. Il b Alberto da Sarziano, da noi nominato poc’anzi, all'udirne le prediche in Trivigi si