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TERZO |^a3 notizie ce ne ha date coll'ordinaria sua esattezza Apostolo Zeno (Diss. voss. t. 2, p. 172, ec.), a cui nondimeno possiamo aggiugnerne alcune altre tratte dall’opere dello stesso Pontano. Questi, come pruova il suddetto scrittore, nacque nel dicembre dell’an 1426, ed ebbe a patria non già Spello, come da molti si dice, ma Cereto nella diocesi di Spoleti nell’Umbria. Giovanni ne fu il nome proprio, che cambiò poscia secondo l’ usanza di quell’ età in quello di Gioviano. Di Jacopo e di Cristiana suoi genitori ci ha lasciata egli stesso onorevol memoria nelle sue Poesie facendo al sepolcro loro epitaffi (Tumul. l. 2, p. 79 ed. ald. 1418); e della madre singolarmente rammenta l'amorosa sollecitudine con cui destramente venivalo animando a’ primi suoi studj (De Serm. l. 6, p. 102 ed. flor. 1520). Ma non ugualmente onorevoli sono gli elogi da lui fatti a' tre grama! ici, clic egli ebbe a maestri ne’ primi anni, detti Pasquale, Melchiorre e Cataldo, i quali da lui si descrivono come l un più dell’ altro ignoranti < ib. p. 1 ^8). Le turbolenze della sua patria il costrinsero a partirne in età ancor tenera; e per qualche tempo visse tra’ soldati e tra l armi, finchè passò ad abitare in Napoli: Me quondam patriae casus nil triste timentem Cogit longinquas ire repente vias. Castra peto. tenerisque VU'Uili confessus «b anni« '1 byrrenns didici sub Jove ferre nives. Mox ubi composito redierunt ocia tirilo, 1 t repetit pntrins Marlia turba lares, Eicepit lthodio quondam l'andata colono Partlieiiope studili lemper amata meis. Amor. I. 1, /1. al.