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TERZO lqOI XXI. Due assai migliori poeti ebbe la città di Trivigi, uno che, nato altrove, fissò ivi per più anni la sua dimora, e n ebbe la cittadinanza; l’altro nato e vissuto nella detta città. Il primo è Giovanni Aureho Augure Ilo, intorno al quale due dotti scrittori si sono al tempo medesimo affaticati, senza saper l’un dell’altro, in ricercarne, diligentemente le notizie, e quasi al tempo medesimo le bau pubblicale; il conte M azzucchclli (ib. p. 1251), e il co can Rambaldo degli Azzoni Avogaro (Nuova Racc, d opusc. t. (6, p. 155). Essi son talvolta tra lor discordi; ma il secondo ristrettosi a parlare soltanto dell'Augurello, ha potuto esaminare ciò che a lui appartiene con più attenzione che il primo, a cui l’ampiezza sterminata della sua opera non permetteva sempre l’entrare in minute ricerche. Del secondo dunque ci varrem noi a questo luogo, riducendo in poche linee ciò ch’egli ha ampiamente steso e provato con pregevoli documenti. Giovanni Aurelio nato di nobil famiglia in Rimini verso il 1441 passò in età di circa 17 anni a Padova, ove fatti gli studj legali, sembra probabile ch’ei tenesse per qualche tempo scuola di belle lettere, poichè il Trissino gli dà la lode (Dial. del Castellano) di aver osservate prima di ogni altro le regole della lingua del Petrarca. L'amicizia da lui ivi contratta con Niccolò Franco Vescovo di Trevigi gli ottenne la stima e la protezione di questo prelato, e gli fece stabilire il soggiorno nella stessa città, di cui, come si è detto, ebbe ancora la cittadinanza. Dopo la morte del Franco, seguita nel 14yy, Tira boschi, Voi. IX. 11