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1386 LIBRO lino fatta in Roma nel 1474- ^ Giraldi ne accenna innoltre i Comenti da esso scritti sopra le Satire di Giovenale (*). Niccolò Lelio Cosmico padovano fu poeta, secondo lo stesso scrittore, la cui fama fu maggiore mentre vivea, che poichè fu morto. Egli avealo conosciuto in Ferrara, ove avea il Cosmico fatto lungo soggiorno, e ove era da alcuni ammirato per modo, che quasi a tutti l antiponevano. Alcune poesie latine aveane vedute il Giraldi, il quale le dice ingegnose ma dure, e riprende fautore come poeta mordace e insofferente delle altrui lodi. Delle poesie italiane del Cosmico due edizioni abbiamo, fatte nei secolo xv (Quadr. t. 2, p. 207). Delle latine non so se alcuna abbia veduta la luce. Egli ci vien descritto da alcuni come uom discolo e libertino e convien dire ch’ei desse qualche occasione d’esser creduto tale, poichè nel 1489 fu accusato all’Inquisitore di Mantova, che prese a formarne processo. Così raccogliam da due lettere inedite di monsig Lodovico Gonzaga, da me altre volte citate nella prima delle quali scrive a Bonifacio de’Pichi, perchè rappresenti all’Inquisitore, che non può credersi reo di delitto Cosmico, il quale essendo stato più anni servidor del mach Federigo suo padre, e poi suo, non avea (*) 1 Comenli del Sabino su Giovenale, da lui intitolati Paradoxa, furono stampati in ltorna nel i4?4 colla dedica a Luigi Donato vescovo di Bergamo. Il Sabino è ancora autore di tre lettere stampate in versi latini in risposta a tre »Ielle Eroidi di Ovidio; ed egli ancora fu l'editore »lei Lattanzio e dell’ A ninnano Marcellino stampati in tu ma nell’anno 14^4-