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TERZO,385 /ned. et ìnj. Latin, t. 5, />. i5o) che accenna inoltre la Vita che di questo jioela ha scritto Francesco Poliardi da Fano (). Angiolo Sabino, continua a dire il Giraldi, scrisse un poema sulla guerra di Fiandra, che non è ancor divolgato, ma può leggersi in Roma. Esso è ampolloso e sonante secondo il costume di quelr età. Fu amico di Niccolò Perotti uoni dotto ed eloquente, e da lui fu aiutato nelle contese che ebbe con Domizio Calderini, che al Sabino solea dare il nome di Fidentino, al Perotti quello di Brotco. 11 sopraccennato poema è poi stato dato alla luce dal P. Martene col titolo s/ngrli de Curìbus Sabinis poema de cxcidio CAvitaiis Leodicnsis (Collect. ampliss. t. 4)■ Ed ei debb1 essere quel medesimo che col nome {li A. Sabino poeta laureato {a) si legge nel titolo della prima edizione di Ammiano Marcel(*) Di Francesco Cleofilo fa menzione ancora Pietro Valeriano, il quale racconta ch’ei fu col veleno ucciso dal suo suocero, il quale volle in tal modo scansare il pagamento che doveagli per la dote della sua figlia (De infelic. Litter. p. 8o). IP Amhropotheomacìàa di esso fu stampata) in Fano da Girolamo Soncino nel 1516 insieme coll’ altro poema delle Guerre di Fano, come mi ha avvertito il sig. Mercier. (a) Angiolo Sabino in una lettera da lui aggiunta! all'edizion di Lattanzio fatta in Roma nel 1474 si nomina Angelus Cneus Sabinus, come ha osservato il chiarissimo P. M. Audifredi (Cat. rom. Edit. saec. XV, p. l 'io), il quale ragiona ancora dell' edizione di Ammiano Marcellino da lui fatta, e dei’ Paradossi sopra Giovenale da lui pubblicati con tre lettere al Perotti lo stesso an 1574 (ib. p. 158, 159), e di due edizioni di Terenzio da lui pur proccurate (ib. p. 4'^, 4'3)Tiraboschi, Voi. IX.