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TERZO t379 nel 14f)7 pregandolo istantemente che, se mai potesse portarsi alla città, venisse a trovarlo nel suo monastero (ib. ep. 190); il che ci mostra che il Sassi soggiornava ancora nella sua villa presso Verona. In fatti di questa città ei parla spesso nelle sue poesie, tra le quali abbiamo ancora una lunga elegia in lode della medesima, ove nomina gli uomini illustri per lettere, che ivi allora fiorivano, e da cui si potrebbe ricavar più notizie da aggiugnersi alla Verona illustrata del marchese Malici. Li fu ancora per qualche tempo in Brescia, ove il condusse Girolamo Donato, quando verso il 1495 ne fu eletto podestà (Agostini, Scritt. venez. t. 2, p. 209). E un leggiadro fatto racontasi dal Castelvetro ivi accaduto (Op. critichep. 82) 0; poiché avendo un cotale recitato un epigramma da sè composto in lode del podestà, il Sassi, che ivi era presente, fingendosi sdegnato, esclamò che colui era un plagiario, e che aveagli involato quell'epigramma; e in pruova prese a recitarlo con tal prontezza e velocità, che fece credere a tutti ben fondata la sua accusa; finchè egli stesso scoprì l’inganno, e rendette al poeta la lode pel suo epigramma dovutagli. Ove e quando morisse, non trovo indicio certo a conoscerlo. Il Quadrio dice (t. 2, p. 217) che all'edizione delle poesie italiane del Sassi fatta in Venezia nel i5i9 I *) Non in Brescia, ma in Verona narrasi rial Caslclvetro accaduto il piacevo! fatto di Panfilo Sassi in casa del podestà Girolamo Donato, di cui qui nbbiam latta menzione; ma realmente dovette esso accadere in llrcscia, nella qual città sola fu podestà il Donato.