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■ 354 LIBRO andando il march Niccolò III a Milano, seco condusse fra gli altri Nanne Strozzi. Ei fu uomo famoso in armi, e un bell’elogio ce ne han lasciato non meno Tito di lui figliuolo (Carm, p. 145), che Ercole di lui nipote (Carm, p. 40). Quattro figliuoli egli ebbe, Niccolò, Lorenzo (a), Roberto e Tiro, tutti, come dice Biondo Flavio (Ital. illustr. reg.6), illustri per gli studj dell’amena letteratura. Ma il più celebre fra essi fu Tito che negli studj di poesia e d’eloquenza ebbe a maestro Guarino da Verona, com’egli stesso afferma (Carm, p. 48). Ebbe a sua moglie Damigella Rangona figlia del conte Guido, con cui si sposò circa il 1470, come raccogliam da’ due elogi ch’ei per essa compose (Carm, p. 148), nel qual tempo medesimo dal duca Borso ebbe le onorevoli divise di cavaliere (ib. p. 140). Rammenta egli stesso le cariche a cui fu sollevato in Ferrara, e le imprese di guerra, nelle quali avea date pruove non dubbie del suo valore, e loda singolarmente la sua integrità nell’amministrar la giustizia: Nulla Magistratus gestos mihi sordida labes Foedavit, mundasque mauus, diari numera curo Publica, servavi jam quinta messe Tribunus, Bissenisque caput Patribus, Princepsque senatus. ib. p. i4*Così egli ci dice le sue proprie lodi, di clie (a) Lorenzo Strozzi fu conte di Campo Galliano e di Castellarano, come si raccoglie da un diploma ad esso diretto dal duca Borso l'anno ¡464> che conservasi nel segreto archivio Estense.