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»344 LIBRO Opere da lui composte, delle quali è a dolersi che sì poche abbiali veduta la luce; poiché egli è al certo uuo de’ più colti poeti di questo secolo, c forse tra’ suoi contemporanei il più elegante. benché non sempre uguale a se stesso. Ahhiam già accennato il poema in tre libri sulla morte di Meleagro, di cui, oltre la copia che ne ha questa biblioteca Estense, uno ne ha la Laurenzìana (Catal. I. cit. p. 117, ec.), c uno la rcal biblioteca di Parma, ove pure conservatisi un’ epistola al marchese Leonello in versi esametri piena di lodi di quel magnanimo principe, e due opuscoli ili prosa latina, uno intorno alle legge dei versi, l’altro intorno a quelle de’ ritmi. Una lettera ili versi esametri a Sigismondo Malatesla ne è stata pubblicata di fresco negli Aneddoti romani (L 2, p. 401), in cui egli mostra la necessità e il vantaggio dello studio della lingua greca, e deride il poeta Porcellio che 11011 sapendo di greco riputava inutile quella lingua; sul qual argomento si ha pure rie’ medesimi Aneddoti una lettera in prosa di Basinio a Roberto Orsi riminese (ib.pag. 3oo), in cui rainenta le contese che perciò avea avute col suddetto Porcellio, e mostra in quanti errori era ijuesti caduto nel poetare, come anche Ìtrovato che Basinio nacque nel 1425. Merita d’esser letto tutto ciò che questo indefesso scrittore ci ha scoperto del soggiorno di Basinio alle corti di Ferrara e di Rimini, alle controversie ch’ egli ebbe col poeta Porcellio, benchè da lui beneficato, e con Tommaso Seneca, e alle molte opere da lui composte, delle quali ci fa sperare che siamo per avere tra poco un’edizione in Rimini.