Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/110

i3a4 LIBRO stanze e in ottava rima. Altre rime se ne leggono in alcune Raccolte inedite di poesie italiane, e se ne trovano alcune stampate dopo i Sonetti del Molza. Intorno a che, e ad altre rime a lui non ben attribuite dal Guasco (Stor. letter. di Reggio, p. 43), veggansi le diligenti osservazioni del suddetto sig. Colleoni. Egli fu in grande stima a’ suoi tempi, come abbiamo veduto, e a lui Girolamo Benivieni dedicò le sue Stanze d’Amore (V. Mazzucch. Scritt, ital. t. 2, par. 2, p. 862), e di lui pure fece onorevol menzione il grande Ariosto, annoverandolo tra' poeti che sostengono la fontana da lui descritta, e dicendo: Un Signor di Correggio di costui Con alto stil par che cantando scriva. C. 42, st. 92 (a). XXXV. Dalle cose fin qui osservate è mani) festo abbastanza clic il teatro Estense in Ferrara fu il più magnifico di quanti in questo secolo si vedesser tra noi; e che ivi prima che altrove rappresentaronsi commedie in rima; poiché l'Amicizia di Jacopo Nardi, che dal Fonianini si dice la più antica di tutte in tal genere, (a) Alle più copiose e più esatte notizie che di Niccolò da Correggio abbiam date nella Biblioteca modenese, vuolsi aggiugnere che tra le Poesie di Gio. Michele Alberto da Carrara, che si leggon nel codice altrove citato de’ signori conti Carrara Beroa, due elegie si trovano da lui dirette a Niccolò piene di elogi di questo ottimo principe, in cui ne loda ugualmente e il valore nell’armi, e 1’eccellenza nelle lettere, e l’onestà de’ costumi.