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8ECONDO *3t) Egli fu in Pavia collega e competitore di Baldo, e ne abbiam certa pruova nel catalogo più volte citato de’ professori di quella università, nel 13c)t), quando essa era stata trasportata a Piacenza; perciocchè in esso dopo Baldo, che era interprete del Codice, si aggiunge immediatamente: D). Cristoforo de Castiliono legenti ut supra (Script. rer. ital. vol. 20, p. j)3y). Ma dove a Baldo , come ad antico e rinomatissimo professore, si assegnano 164 lire di stipendio al mese, a Cristoforo allora ancor giovane ne veggiamo assegnate sole 53, che è nondimeno un de’: più lauti stipendj! in quel catalogo espressi. Io non so parimente quanto sia ben fondato ciò che il Panciroli e l’Argelati raccontano della gara che ardeva tra lui e Baldo per aver maggior numero di scolari, e de’ bassi artificj da essi a tal fine usati; e ciò che il Negrini e l’Argelati soggiungono, cioè che Cristoforo in occasion delle guerre che si sollevarono dopo la morte di Giangaleazzo V isconti, cambiò il Codice colla spada, e fu guerriero valoroso, come era stato dotto giureconsulto; e che per sovvenire a’ bisogni de’ suoi parenti in quella guerra assai danneggiati, dovette vendere la sua

  • propria biblioteca, nè volle mai ricevere da

Facino Cane i suoi beni, che questi volea rendergli , finchè egli non gli avesse ancora renduti a’ suoi mentovati parenti. È certo che nel 1420 egli era di nuovo professore in Pavia, e che nel 1424 benchè ne fosse assente a cagion della peste, gli si pagava nondimeno lo stipendio, come abbiamo negli Atti di quella università. L’iscrizion sepolcrale a lui posta in