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7*0 libro ci dimostrano. E falso però ciò che dal conte Mazzucchelli si osserva, ch’ei fosse uno de’ primi a seguir le dottrine di quel filosofo arabo; perciocchè abbiamo veduto quanto esse fossero conosciute ed abbracciate in Italia fin dal secolo xiv. Molte son le opere che ne abbiamo alle stampe, delle quali si può vedere il catalogo presso il conte Mazzucchelli. Esse appartengono in gran parte a fisica generale e a dialettica, e vi ha ancora un trattato della Chiromanzia e della Fisonomia. Ma più d’ogni cosa è pregevole il trattato d’Anatomia stampato in Bolo gna nel 1520, e poscia l’anno seguente in Venezia, e che è probabilmente lo stesso stampato poscia altre volte col titolo di Note sull’Anatomia del Mondino. Io confesso che mi è nato qualche sospetto che l’autore dall1 Anatomia sia diverso dal nostro Achillini: e due ragioni me ne facean dubitare. La prima il vederlo bensì lodato come seguace d’Aristotele c d1 Averroe, ma non mai come anatomico; la seconda il vedere che essendo stato questo trattato dato alla luce nel 1520 e nel 1521, come si è detto , pur nondimeno non è stato inserito nella raccolta di tutte 1’opere dell’Achillini stampate più volte posteriormente in Venezia, cioè negli anni 1545, 1551 , 1568. Nondimeno il comun consenso degli scrittori nell’attribuirlo alf Achillini, e il dedicare che Gianfiloteo Achillini fece questo trattato di suo fratello a Panfilo del Monte medico bolognese nel detto anno 1520, non mi permette f allontanarmi dalf altrui opinione. Or in quest’opera F Achillini ha fatto prima di ogni altro molle