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7*4 Liuno Ciò in che tutti si accordano, si è che l’Achillini chiamato a Padova nel 15o(5, due anni soli vi si trattenne, e il Facciolati cita il decreto fatto nell’ottobre del 1508, con cui si comanda che dovendo egli partire, gli si paghi ciò onde egli era ancor creditore. È dunque falso ch’ei partisse da Padova, come narra il Giovio (Elog. p. 36), per lo scioglimento di quella università accaduto l’anno 1509), e più probabile è il racconto dell’Alidosi (Dott bologn. di Teol., ec. p. 7) eli’ ei fosse a ciò costretto dal comando e dalle minacce di chi comandava in Bologna. In amendue i soggiorni ch’ei fece in Padova, ebbe, come si è accennato, per suo emulo il celebre Pomponazzi, di cui direm tra’ filosofi del secolo susseguente; anzi, secondo il Giovio, non solo l’ebbe emulo, ma ancor nemico; perciocché il Pomponazl.i ne sviava i discepoli e ne disertava la scuola. Era l’Achillini uom semplice e senza fasto; anzi, benchè stimato pel sapere, destava nondimeno le risa fra gli scolari, singolarmente allor quando ponevasi a passeggiare ondeggiando qua e là con una toga lacera indosso, con maniche strette e senza strascico di sorta alcuna. Egli inoltre col suo grossolano parlare dava occasione di esser creduto o sciocco, o distratto. Ma quando il suo avversario veniva con lui a pubblica disputa e cercava di eccitargli contro le risa degli uditori, colla forza del suo sapere di gran lunga lo superava. vivo in «jnell* anno , potrebbe larci nascer quali In* sospetto che non l’ostro abbastanza sicuri i monumenti che ne fissau la molle all’anno 15ia.