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SECONDO J | | Albertino chi Cremona professore in Ferrara nel 145o (Borsetti. t. i,p. 33), indi in Bologna verso il 1455 (Mitiosi Dott foresi, p. 5), e poscia in Pisa, di cui parla più esattamente di tutti i! Fabbrucci (Calogeri, t. 27,/L 14? ^c-) correggendo alcuni errori dell1 Arisi, e annoverando lo opere modiche da esso lasciateci j Sebastiano dell1 Aquila, intorno al quale si può vedere il diligente articolo del co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 2, p. t)o3), a cui perù deosi aggiugnere cl/ei fu ancora professore in Pavia, come raccogliesi da una delle opere da lui pubblicate, accennata dallo stesso co. Mazzucchelli al nutn. iv, e riferita ancor dal Fabricio (L cit. / 6, p. 154); Sante Arduino pesarese medico in Venezia verso il 143o, di cui pure ragiona il co. Mazzuccbelli (l. cit. p. 987), accennandone ancor le opere, e del quale inoltre fa un breve elogio il sopraddetto Cliamperio (l.cit.)j Antonio Gazio padovano lodato da questo medesimo autore (il), p. 35), e dopo lui dal Papadopoli (flist. Gjnm.patav. t. 2, lo crede natio, o almeno oriundo da Chieri. E eli’ ei ne fosse oriundo, non ho fondamento a negarlo; ma certo egli era nato in città soggetta al duca di Milano; perciocchè nella dedica del suo trattato della Peste (di cui abbiam parlato nelle note al tomo precedente , mosti andò che il Guaincrio ne è l’autore) al duca, ei si dice fedelissimo di lui suddito: me ejus subditum fidelissimum Antonium de Guaineriis; ed egli stesso in alcune lettere dedicatorie si dice Papiensis. Alle edizioni di alcune opere del Guainerio dai detti autori indicate doveva aggiugnersi una che ne contiene parecchie , fatta nel 1474 senza data di luogo, ma sembra che debba assegnarsi a Pavia.