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13J 2 LIBRO Certo è che questi ebbe qualche onore in Parigi, e anche qualche stipendio, ma tale, che appena basta vagli a campar per sei mesi. Quindi non sì tosto ebbe nuova dell1 elezione di Pio II seguita nel detto anno, ei ricorse al nuovo pontefice con un1 elegia, pregandolo a richiamarlo in Italia. Sembra clfegli ottenesse ciò che bramava; almen non veggiamo eh1 ei più tornasse a Roma. Si crede però, ch’egli passasse a Venezia, ed egli in fatti è annoverato dal P. degli Agostini tra’ professori di lingua greca in quella città (Scritt, venez. t. 1,pref. p. 44) e ivi ancor dicesi ch’ei morisse ai tempi di Paolo II in età di cinquanta anni non senza qualche sospetto di veleno. Oltre le traduzioni già mentovate, vuolsi da alcuni, come racconta il Giovio (in Elog. Gregor.), ch’ei traslasse ancora Erodiano j e che il Poliziano, venutagli alle mani questa versione, la spacciasse per sua. Ma ognuno sa che tali accuse del Giovio non hanno comunemente gran fondamento. Fra Jacopo Filippo da Bergamo gli attribuisce (Suppl. Chron. l. 15) epistole, orazioni e poesia in gran numero. Ma non se n’ ha alle stampe che le Poesie latine, le quali a me spiace di non aver potute vedere, che forse ne avrei tratte altre notizie intorno alla vita del loro autore.

XXIV. I lessici greci per ultimo risorser tra noi, e il primo che dopo gli antichi intraprendesse tal opera, fu Giovanni Crestone o Crastone piacentino di patria e religioso carmelitano. Ei recò primieramente di greco in latino il Compendio della Grammatica del Lascari, che fu stampato in Milano nel 1480. L’anno seguente