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I 150 LIBRO una Storia della Medicina e dei Medici più famosi, di cui Apostolo Zeno rammenta un codice a penna da lui veduto (Diss. voss. t. 1, p. 15i). LXX1X. La storia finalmente delle virtù e de’ vizj ebbe essa pure uno scrittore fra noi in Battista Fulgosio ossia Fregoso, detto ancora da altri Campofregoso, nobilissimo patrizio genovese. Tutti gli storici di quella Repubblica parlano lungamente di lui, che ebbe non piccola parte nelle vicende di essa. Perciocchè sollevato l’an 1478 alla dignità di doge, ne fu spogliato e cacciato insiem dalla patria cinque anni appresso dal Cardinal Paolo suo zio e arcivescovo di quella città, il quale ottenne di essergli successore. Battista rilegato a Frejus non cessò di macchinare la vendetta contro r usurpatore della sua dignità, cui vide finalmente deposto neir anno 1488, ma non perciò potè egli ricuperarla. Ei cercò dunque sollievo alle sue sventure nella lettura degli antichi e de’ moderni scrittori, e giovandosi delle cose che leggendo apprese, a imitazione di Valerio Massimo, compose nove libri de’ Fatti e de’ Detti memorabili. Egli scrisse in lingua italiana; ma non se ne ha che la traduzione latina fattane da Cammillo Ghilini Alessandrino; intorno a che veggasi il diligentissimo Zeno, che di quest’opera e di altre dal Fregoso composte ragiona con molta esattezza (ib. t. 2, p. 215). LXXX. Dalla storia non dee disgiungersi la geografia, di cui pure alcuni pochi scrittori ebbe in questo secol l’Italia. Abbiam già altrove parlato di Cristoforo Buondclmonti, che