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I I 36 LIBRO ivi stette più anni coll’impiego di maestro della regina Beatrice d’Aragona, e ricevette non ordinarj onori sì dallo stesso Mattia , che da Ladislao succedutogli nel 1490 da cui fu ancora aggregato alla nobiltà palatina, e onorato delle reali insegne. Morì nel 1502 in età di settantacinque anni, e lasciò tre decadi di Storia d’Ungheria fino al 14f4 hù scritte con molta eleganza , e che furon poscia stampate nel 1543. Più altre edizioni ne furon poi fatte, delle quali si può vedere il catalogo presso il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 1621 , ec.), che più altre notizie ancora potrà somministrare intorno al Bonfini, e ad altre opere da lui composte, e principalmente intorno alle traduzioni eli’ ei ci diede di greco in latino delle opere di Filostrato, di Ermogene e di Erodiano. Ei fu fratello di quel Matteo Bonfini ascolano (*) di cui si hanno alle stampe alcune annotazioni sulla poesia d’Orazio , e qualche operetta grama ti cale. Giovanni Garzoni, da noi nominato poc’anzi, scrisse due libri in latino delle cose della Sassonia , della Turingia e di altri circostanti paesi, che furon poscia stampati in Basilea nel 1518, e la Vita di Federigo langravio di Turingia, che (*) Di Matteo Bonfini, e delle opere da lui pubblicale , e di altre che nih non si trovano, ci ha «late minute e diligenti notìzie il eh. sig. abate Gianfrancesco Lancelloti (Slem. di Angelo Colucci, p. 107). Egli era nato circa il 1441 • Fu prima professor d’eiotpienza in Roma , poi segretario di vari principi, e anche del Comune della sua patria, ove inoltre tenne pubblica scuola; il clic pur fece in Foligno e in Fano.