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• t)8o LIBRO Crivelli autor della Vita di Sforza, e delle Orazioni in lode di Francesco di lui figliuolo, fosse quello cui gli scrittori milanesi annoverano al collegio de’ nobili giureconsulti dal 1444 fino al 1463 , e dicono die ebbe la carica di commissario del sale, e fu onorato di più ambasciate a’ principi e a’ romani pontefici, e inoltre, secondo alcuni, sollevato al grado di senatore; e inoltre perciò esser dovrebbe quel Leodrisio Crivelli che veggiam destinato l’an 1448 professor di Canoni in Milano collo stipendio di 390 fiorini (Corti, Medici milan. p. 281). L1 autor poi della Storia della Guerra turchesca, e di alcune altre dell7 opere or mentovate , giudica egli che sia un altro Leodrisio Crivelli, cioè quegli a cui abbiamo più lettere di Francesco Filelfo (l. 5, ep. 15, 34; l. 9, ep. 59, 72, 75), che avendolo avuto scolaro, ed essendogli dapprima stato amicissimo, gli divenne poscia mortal nimico, e sfogò la sua bile contro di esso con una lunghissima e velenosissima lettera scritta nel 1 {65 (l. 26, ep. 1), e quel medesimo che veggiam fatto da Pio II abbreviatore delle lettere apostoliche nel 1464. Le ragioni per cui egli crede diverso l’uno dall’altro, sono che il primo dicesi morto nel 1463, il secondo viveva ancora alcuni anni dopo; il primo era carissimo a Francesco Sforza, e adoperato in onorevoli impieghi, e non è perciò verisimile ch’ei passasse all’impiego di abbreviatore in Roma, nè che il Filelfo sì furiosamente si rivolgesse contro un uomo sì caro al principe , sotto il cui dominio ei viveva in Milano. Finalmente il Filelfo parla del suo