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I 004 IJBRO Guarino dn V*mnn #» t-iannozzo Manetti furon nelle lettere e nelle scienze j ed ei si diede a vedere degno discepolo di sì valorosi maestri. L’anno 1450 recatosi a Roma, fu preso a suo segretario dal Cardinal Capranica, e per dieci anni vi menò vita sì povera, che appena avea di che farsi rader la barba. Convien dire ch’ei non avesse occasione di farsi conoscere a Niccolò V perciocché questo gran pontefice non avrebbe dimenticato un uom degno pe’ suoi talenti di miglior sorte. Callisto III lo sollevò all’onore di segretario apostolico. Ma assai più felice ei fu sotto Pio perciocchè questi non solo il confermò nel medesimo impiego, ma diedegli ancora il cognome della sua famiglia. Quindi nel maggio del 1460 l’elesse vescovo di Pavia e a’ 18 di dicembre dell’anno seguente lo pose nel numero de’ cardinali, onde fu poi detto comunemente il Cardinal di Pavia. Il pontificato di Paolo II non fu dapprima ugualmente felice a Jacopo. Questi non temè di opporsi palesemente e in voce e in iscritto al pontefice , quando ei dichiarò di non esser tenuto ad osservar certe leggi da lui e dagli altri cardinali giurate in conclave e perciò, benchè Paolo ne facesse gran conto, ei nol provò nondimeno sì favorevole come il predecessore. Sisto IV, successore di Paolo, il dichiarò nel 1472 legato di Perugia e dell’Umbria, e vescovo tusculano nel 1477? dalla qual chiesa fu poco appresso trasferito a quella di Lucca. Ma due anni dopo, cioè nel 1479 per ignoranza di un medico che a guarirlo dalla quartana gli diè coloro sorte di essere istruito