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SFCONTtO Cl73 poi fatto vecchio più spesso si incaricava della cura degl’infermi; e conchiude narrando ciò che gli avvenne in Siena con una sua nipote, a cui mentre altri medici davano speranza di guarigione , egli gli fé’arrossire mostrando loro che non ne avevano conosciuto il male, e predicendo che fra quarant’ore ella sarebbe morta, come in fatti avvenne (a).

VII. Più scarse son le notizie che negli scrittori di quei tempi troviamo intorno a Matteolo da Perugia, e maggior fatica perciò ci è forza di usare per ricercarne f epoche della vita. Anzi diversi sono i giudizj che diversi uomini dotti di quella età ce ne hann£dato, mentre se alcuni lo esaltano come uomo divino, altri ce lo dipingono come impostore. Esaminiamo senza spirito di partito i loro detti, e veggiamo ciò che debba di lui pensarsi. Di esso ci parlano i due storici perugini Pompeo Pellini (Stor. di Perug, t. 1, p. 698) e Cesare Crispolti (Perug. augusta, p. 364), e affermano ch’egli era della nobil famiglia Mattioli. Io temo pero, che quo(n) Figliuol di Ugo fu Socino Renzi medico egli pure assai rinomalo e alla corte di Ferrara. come si c dimostrato urli,» Biblioteca modenese (l. 6, p. 3T), eolia pontificia, ove fu medico stipendiato di lJio il, come ha dimostrato il sig. ahate Marini (Degli Archiatri pontif. t. 1, p. 167; l. 2, p. 34o. ee.), il quale n ragione si maraviglia che il dottor Gianna mirra Uni-otti abbia potuto dubitare dell1 esistenza di questo medico (\Jcm. degli Archiatri. pontif, t. 1, p. f»8), di cui ci parlano tanti autentici monumenti. « Anche in una carta del segreto archivio Estense del primo giugno 14f3 si nominano Socino Renzi e i fratelli figli ed creili ilei fu Ugo ».