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j)5o LIBRO Ciriaco anconitano (l. i, c. 5, ». 7); ma allora è probabile ch’ei vi fosse al seguito dello stesso pontefice, il quale già da più anni ivi si tratteneva.

IV. Quattro furono i romani pontefici a’ quali egli servi nell1 impiego di segretario, come abbiamo nell’iscrizion sepolcrale riferita fra gli altri da monsignor.Bonamici De cl. pontif. epist. Script, p. 151, ed. 1770), cioè Eugenio IV, Niccolò V, Callisto III e Pio II. L’ultimo però di questi pontefici afferma che poco ei fu curato da Niccolò V (Europ. Descript c. 58). E par veramente che sotto questo pontefice ei fosse per qualche tempo assente da Roma. Ei vi era nel 1448 come raccogliam da una lettera a lui scritta dal barbaro (Barb. Epist. Append. p. 24). Ma nel 1450 il Filelfo gli scrisse (l. 7, ep. 50) che avendo spesso cercate nuove di lui, avea finalmente saputo di’ ci si trovava in Ferrara, e che era molto lieto di quel soggiorno. In Ferrara pure cel mostra una lettera scrittagli dallo stesso Filelfo nel marzo dell'anno seguente (l. 9, ep. 17); perciocchè da essa veggiamo eli’ ei trovavasi nello stesso luogo ove era Giovanni Aurispa, e questi era allora in Ferrara, come a suo luogo vedremo. Questa lettera stessa ci fa vedere che Biondo erasi raccomandato al Filelfo, perchè gli ottenesse qualche onorevole stabilimento presso il duca Francesco Sforza. Ma non pare ch’ei riuscisse nel suo desiderio. Di fatto nel 1453 fece ritorno a Roma, con11 egli stesso scrive al Barbaro Barb. Epist. p. 306), e vi fu si amorevolmente accolto da Niccolò, che parve, dice