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SF.COJiDO così nell1 archivio della famiglia Zuharella, come in quello della chiesa di Spalatro (1 II) r. sacra, L 3 p. 3~(, ec.). Al suddetto cardinale dovette Bartolommeo la saggia educazione con cui, mortigli i genitori, fu allevato; ed egli vi corrispose tanto felicemente, che in età di tredici anni, come afferma l’Agliotti di aver udito dal medico Giovanni da Sermoneta che gli era stato maestro, non solo era già ottimamente istruito nella grammatica e nella poesia, ma nella dialettica ancora. Coltivò poscia innoltre gli studj filosofici; e finalmente con più impegno si volse a’ legali, ne’ quali si avanzò per modo, che in età di diciannov’anni fu onorato in Padova della laurea. Per dodici anni fu in quella università interprete de’ sacri Canoni, nel che giunse a tal fama, che abbandonate le scuole degli altri professori, tutti accorrevano a lui. Fin dal principio di questa sua cattedra il pontefice Martino V lo sollevò alla dignità di protonotario apostolico, il che, secondo il Facciolati (Fasti Gymn. pat. pars 2 , p. 30), avvenne l’an 1418. Nove anni appresso Martino V chiamollo alla sua corte per valersene nell’esaminare e nel decider le cause, e poscia nell’agosto del 1428 sollevollo all’arcivescovado di Spalatro; alla qual chiesa però non potè egli assistere di presenza che per tre anni, cioè dal 1430 fino al! 1433. Fu allora da Eugenio IV, successor di Martino, inviato col carattere di suo legato al concilio di Basilea , perchè cercasse di allontanare que’ Padri dal pensier dello scisma, a cui si mostravan disposti , e in cui caddero poi veramente. E Bartolommeo