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9*6 LIBRO i celebri canonisti di questo secolo. e che a ragione dee tra essi aver luogo, è il Cardinal Giannantonio da Sangiorgio, di cui perciò passiamo ora a parlare.

XIX. Clf ei fosse di patria milanese , e non piacentino, come da alcuni si afferma, è stato provato dall’Argelati con sì chiari argomenti (Bibl. Script, mediol. t. 2, pars 1 , p. 1279, ec.), che sembra non potersene più dubitare. Egli è ben vero che questa famiglia erasi da Piacenza trasportata già da qualche tempo a Milano, ed ivi era stata annoverata tra le patrizie. Quindi egli nelle sue opere s’intitola da Piacenza, e insieme patrizio milanese: D. Johannis Antonii de S. Georgio de Placentia Patritii mediolanenis. Ei nacque l’anno 1439, e dopo aver compiuti i suoi studi probabilmente nell1 università di Pavia , in questa cominciò a tenere pubblica scuola di Canoni nell’an ventisettesimo di sua età, e continuò per 6 anni, com’egli stesso afferma (ad calc. op. De usibus Feudor.), impiegando tre ore ogni giorno nell’istruzione de’ suoi scolari; e innoltre occupandosi nello scriver più opere, che furon poi pubblicate. Nel tempo stesso delle autunnali vacanze, in cui egli soleasi talvolta recare a Trino nel Monferrato presso i conti di Biandrate suoi parenti , non cessava da’ consueti suoi studi, e in Trino appunto ei diede l’ultima mano alla sua opera sopra gli usi de’ Feudi, come dimostra il ch. proposto Irico (Hist. Trid. l. 2 , p. 208). L’anno 1473 dopo aver compiuta la sua lettura di 6 anni nell’università di Pavia, fu arrolato nel collegio de’ giureconsulti