Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/267

SECONDO 909 afferma che se la curia romana non f avesse tolto alla cattedra, la scienza de’ Canoni avrebbe in lui avuto uno de’ più dotti interpreti, e che grande vantaggio avrebbe colle sue opere recato a’ posteri. Ne abbiamo però alcuni pochi trattati sparsi nelle raccolte degli scrittori del Diritto canonico, un trattato Del sussidio caritativo, che fu pubblicato l’an 1544 da Aurelio Bellincini (a)) e alcune altre opere, delle quali, dopo il Vedriani (Dott. modou. p. ~$)y ci ha dato un esatto catalogo il co. Mazzucelicili (Scritt. it t. 2, p. 679, ec).

XVI. Intorno a Filippo Franchi perugino io non ho clie aggiugnere a ciò che ne dice, o, a dir meglio, a ciò che ne accenna il Panciroli (r. 4*), ch’ei fu lungamente professor di Canoni nella sua patria, e poi in Pavia, e che pubblicò eruditi Conienti sulle Decretali e sul sesto libro. Solo è certo eli’ ei iti professore ancora in Ferrara circa il 14^7 » con,e ci mostra una lettera di Francesco Ariosto pubblicala da monsignor Mansi (Misceli Baluz. ed: Lue. t. 3 f p. 172). Più copiose notizie abbiamo di Felino Sandeo, di cui passa a parlare il suddetto scrittore (c. 42)j perciocché, oltre ciò ch’ei ne ri ice, di lui parimenti ragionano a lungo il Fabbrucci (Calog. Racc. t. 40) (a) Il trattato ili Bartrdommeo Bellinetni T)e charitat.vo wbddh era stato stamp ilo in Modena fin dal 1489&), e Aurelio ne fece solo una nuova edizione Di ciò veggasi la Biblioteca modenese , ove e di Bartolommeo e di Aurelio si è parlato lungamente (t. 1, p. 199, ec., 202 , ec.). Tiraboscbi, Voi Vili.