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SECONDO 8jQ giungere per tal mezzo ad adunar gran ricchezze, e ad ottenere cariche luminose, o qualunque altro ne fosse il motivo, la serie de’ canonisti che or ci si offre, è assai più scarsa di quella dei primi, su cui ci siamo finor trattenuti. Egli è vero però, che alcuni de’ professori nel precedente capo da noi nominato interpretarono ancor talvolta il Diritto ecclesiastico; perciocchè assai frequente era il passaggio dall’una cattedra all’altra. Ma tra quelli ancora di cui dobbiamo or ragionare, alcuni spiegarono per qualche tempo il Diritto civile. Se minor però ne fu il numero, non ne fu minore la fama; e noi vedremo alcuni tra’ canonisti di questo secolo salire pel loro sapere ad altissima stima, e ottenere in premio ragguardevoli dignità. In questo capo ancora noi seguiremo 1 ordine del Panciroli, aggiugnendo però e correggendo più cose in cui egli è stato o poco esatto, o troppo superficiale.

II. E i primi ch’egli ci offre, son due nobili veneti, che saggiamente crederono di accrescere anzi che di sminuire la gloria dell’illustre loro famiglia col salir sulla cattedra dell’università di Padova, cioè Pietro Morosini e Fantino Dandolo (l. 3, c. 29). Il Morosini spiegò in essa per più anni il Diritto canonico, non già circa il 1424 come si afferma dal Panciroli, nel qual anno ei finì di vivere, ma sul principio del secolo. L’anno 1404 egli era già canonico della cattedral! di Trevigi, come prova il P. degli Agostini (Scritt venez. t. 2, p. 2), benchè forse ciò non lo impedisse dal proseguire 1 intrapresa lettura. Ma certo ei dovette.