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848 LIBRO neir università di Bologna sostituito ad Andrea Barbazza, quando questi morì nel 14;9» Giglio Gregorio Giraldi ne loda la straordinaria memoria (Hi st. Poet. dial. 7), per cui, uditi una volta sola moltissimi versi, tutti fedelmente li ripeteva; nel che per testimonianza del cardinale Sadoleto (Cc mn. in EpisL nel Poni.

I. 2) fu ancor più felice Giulio di lui figliuolo, a cui bastava l’udire, il leggere, il vedere qualunque cosa per serbarne costante memoria. Il Panciroli lo dice morto in patria j ma il Borsetti , citando gli Annali manoscritti di Paolo Zerbinati, afferma ch’ei morì in Ferrara a’ 22 di novembre dell’anno 1511. Il monumento però, che ancor si vede nel muro esterno di questo Duomo di Modena, inalzato da Jacopo di lui figliuolo e poi cardinale a suo padre già morto, a Francesca Malchiavelli di lui moglie ancor viva, e a se stesso, sembra persuaderci che, s’ei morì in Ferrara, qua ne fossero trasportate le ceneri. Leggesi ivi un bellissimo elogio del nostro Giovanni , che si può veder riferito dal Panciroli e dal Vedriani (Dottori modon. p. 87), in cui se ne loda il sapere non meno che la singolar pietà *, e si dice che morì nel detto anno 1511 contandone egli 71 di età. Il Borsetti accenna più opere che da lui furono scritte in materia legale, ma non se 11’ ha alle stampe che il comento sul titolo de Confessìs (a). (a) Del Sadoleto si posson vedere più distinte notizie nella Biblioteca modenese (t. 4 , /• 4*^» 6, p. «85).