Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/102

744 LIBRO professore in Piacenza nell’anno 13c)9; e il vcg* giani nominato nel tante volte accennato catalogo: D). Raphaeli de Fulgosiis le genti ut supra, cioè il Codice, l. 26; anzi negli Atti dell’Università di Pavia egli è nominato tra’ professori fin dall1 anno 138i). Egli ancora avea avuto a suo maestro il Castiglione, e oltre a lui Niccolò Spinelli, come altrove abbiamo veduto (t. 5), e ciò probabilmente in Padova. In Pavia, come dalle opere da lui medesimo pretende di provare il Panciroli (c. 73), prese a moglie dapprima una della nobil famiglia de’ Beccaria, e mortagli essa senza figli, Giovanna Nicella piacentina. Ma il Papadopoli citando alcuni autentici documenti di lui veduti, che tuttor conservansi in Padova, dimostra (Fasti. Gymn, pat. t. 1, p. 210) che Giovanna de’ Beccaria moglie di Rafaello sopravvisse di alcuni anni al marito, e morì solo nel 1439$). Da Pavia passò egli ancora a Padova; ma prima del Raimondi, perciocchè il Facciolati ne fa menzione circa il 1407 (l. cit p. 27). Questi racconta, e sembra che ne abbia in pruova i monumenti di quella università, che sei anni appresso i Parmigiani affine di averlo alla nuova loro università gli fecero la proferta di mille annui ducati, ma ch’egli amò meglio di restarsene in Padova, ove lo stipendio gli fu allora accresciuto fino a 800 ducati, e qualche anno appresso fino a mille (a). Frattanto, come dalle opere di lui me(a) Il racconto del Facciolati vien confermato da un Atto della università de’ Legisti di Padova indicatomi d 1 sig. ab. Francesco Dorighello, con cui essa a’ 21