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78 LIBRO par di ogni «altro magnifici e generosi verso gli studj. Federigo, mandato in età giovanile a Mantova per isfuggire la peste, ebbe la sorte di ritrovare in Vittorino da Feltre, di cui parlerem tra’ gramatici , un maestro che seppe accendergli in cuore un fervente amor per le lettere, e condurlo in esse si avanti, ch’ei divenne un de’ più colti principi di questa età. E ne avremo in pruova in questo libro medesimo la copiosa e scelta biblioteca da lui aperta in Urbino. Qui sarò pago di riferire, tradotto in italiano, un tratto della lettera con cui Pirro Perrotti gli dedica la Cornucopia di Niccolò suo zio. Ma assai più felice è questo libro, die’ egli, perche tu il primo l’accoglierai, e gli darai luogo in cotesto tuo palagio degno veracemente di un principe vincitore. Al vedere ctì esso farà ivi ogni cosa risplendente di marmo, di argento e cl oro, all entrare in cote sta tua magnifica biblioteca, benchè mutolo e senza vita, parrà marchese allora trovavasi, perchè si sa clic su quell1 autore ancora egli erasi esercitato scrivendo. Innoltre fu splendido protettore delle belle arti; e ne rimangon le prnove negli ornamenti che tuttora si veggono nel castello di Saluzzo, o in più chiese da lui fatte innalzare. Ma un1 opera singolarmente egli intraprese e condusse a fine felicemente, unito col marchese di Monferrato e col re di Francia, che basterebbe a renderne immortai la memoria. Fu essa una strada scavata entro il Monviso , per cui in breve tempo e agevolmente passavusi dal Piemonte nel Delfinato, schivando il circuito lungo di tre giornate, che senza esso richiedesi; strada rlie mantennesi lungo tempo aperta e battuta, c che ora in gran parte sussiste, e potrebbe agevolmente ripararsi, come ci assicura il soprallodato sig. Malacarne clic l’ha veduta , e a cui debbo tutte queste notizie.