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6lG LIBRO in età di poco oltre a trent’anni inviò a Leonello marchese di Ferrara la sua Commedia, e questi non cominciò a signoreggiare che nel \\ \ i. lo dubito ancora s’ei veramente nascesse in Firenze. Il sud.letto anonimo ci racconta ch’egli era non molto elegante scrittore nella lingua italiana, perchè patriam linguam apud exteras nationes per diutinum famili ae A U) erto rum ejvilium educatila non tenebat Or 1* esilio degli Alberti si narra da Poggio fiorentino avvenuto la prima volta l’anno 1393 (Hist. l. 3), e la seconda volta si assegna dall’Ammirato all’anno 1401 (Stor. di Fir. t. 1, l. 16, ad h. a.). Ovunque egli nascesse , rammenta egli stesso l’amorosa sollecitudine con cui fu da suo padre allevato (De Commod Liter. atipie incommod sub init)j e quindi, s’ei nacque veramente, come io congetturo, verso il 1414 non sembra che possa ammettersi ciò che si narra negli Elogi degli illustri Fiorentini, che il padre morì in Padova nel 1422, quando non avendo Leon Battista che otto anni di età, non poteva aver raccolto gran frutto dalla educazione ricevutane, nè era in istato di attendere allo studio de’ Canoni, come vedremo ch’egli allora faceva. L’anonimo ci dice gran cose del felice successo con cui egli ancor giovinetto si volse non solo agli studj, ma ancora a’ cavallereschi esercizj, frammischiando per sfuggire la noja gli uni agli altri. Nel giocare alla palla, nel lanciar dardi, nel danzare, nel correre, nella lotta e nel salire sopra erti monti, non avea chi lo pareggiasse. Saltava a piè giunti al disopra di un uomo ritto in piedi. Una saetta