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588 LIBRO XWIV. A questi tre astrologi bolognesi un altro deesi nggiugnere che, benché ferrarese eli patria, lungo tempo però visse ed insegnò in Bologna, ed ebbe la sorte di avere a suo scolaro il primo riformatore dell’astronomia Niccolò Copernico. Ei fu Domenico Maria Novara, che dal P. Riccioli si dice (Almagest. t. i in indice Astron. ec.) nato l’anno i j(4 sul fondamento dell’iscrizion sepolcrale che il dice morto l’anno 1514 in età di r*o anni. Cli’ei fosse di patria ferrarese, oltre il commi consenso degli scrittori, lo pruova la lettera con cui Girolamo Salio faentino gli dedica il Quadripartito di Tolommeo, e si fa insieme a difendere f astrologia: Hieronimus Salius Favcntìtuis Artiuin et Medichine Doclor Dominico Mariae de Anuaria (così per errore di stampa invece di Novaria) Ferraricnsi Artiiun et Medie inae Doctori Asteologoque eccellentissimo de Nobilitale Astrologale. Lo stesso Riccioli, seguito dal Borsetti (Hist. Gynin. ferrar. Li, p. 8o), afferma eli’ ei fu professore di astronomia in Ferrara, in Bologna, in Perugia e in Roma. Nè io ho motivo a negare che a tutte queste università fosse chiamato Domenico. Ma ciò non può combinarsi colf asserzione delTAbiblioteca di Norimberga , e che sono una bella testimonianza del molto loro sapere, e potrebbon giovar non poco a chi avesse agio d1 esaminarle per conoscere lo stato di quelle scienze a quei tempi: da una di esse (p. '79) noi raccogliamo che una figlia del Bianchini era moglie di Annibale Gonzaga, personaggio carissimo al duca Borso. Ei ci ha dati ancora incisi i saggi del carattere del Bianchini, del Regiomontano e di Jacopo.